Sanremo: il Festival che parla giovane

Tutti cantano Sanremo! Soprattutto i giovani, aggiungiamo noi. Come come? Ti sembra un’affermazione strana? Mentre si avvicina la serata di inizio della settantaquattresima edizione della manifestazione mediatico-musicale più amata d’Italia (e non solo!), e mentre aspettiamo anche noi con curiosità di tuffarci al Teatro Ariston di Sanremo con Amadeus e scoprire chi dirigerà l’orchestra, ci siamo trovati a riflettere sulla centralità che una manifestazione come il Festival della Canzone Italiana di Sanremo ha nel grande e complesso mondo della comunicazione. 

È come un Moloch che, con la sua potenza, si rinnova ogni anno, catalizzando l’attenzione delle case discografiche, della stampa, dei brand, e mastica e rinnova strategie e tendenze, creando nuovo “buzz”, lanciando tendenze, polemiche, meme… Tutto quanto utile per diventare una vetrina che per cinque serate, e ben oltre, si offre a un bacino enorme di utenti incollati agli schermi di tv e smartphone. 

Il pubblico che si allarga 

Uno dei dati più attesi dai giornalisti delle sale stampa festivaliere è quello relativo ai numeri del pubblico, dallo share ai target coinvolti. Carta canta: negli ultimi anni, e in particolare con il contributo della direzione artistica di Amadeus, il Festival di Sanremo ha profondamente rinnovato la sua narrazione e le sue strategie digitali. Sono fattori che si accompagnano: il Festival è cresciuto sulle piattaforme social, e per farlo ha dovuto imparare e proporre nuovi linguaggi. Esattamente quelli utili per ingaggiare nuove fette di pubblico. I dati Auditel raccontano della crescita del pubblico tra i 15 e i 34 anni, forse il target più interessante considerato il coinvolgimento social. Sono loro che hanno fatto segnare il 53% di share nel 2019 e che hanno avuto un’ascesa inarrestabile arrivata al picco del 73% nel 2023. 

Cambia lo storytelling, la strategia diventa pluricanale, e il Festival, da prodotto tipicamente televisivo, si conferma oggi un format seguito da quasi ogni fascia di età su tantissimi dispositivi diversi e in un periodo di tempo che scavalca la classica settimana all’Ariston. Amadeus è riuscito nella magia: ha intercettato i giovani sui social e li ha portati dentro la grande macchina festivaliera. Certo, il fenomeno è agevolato – e a sua volta amplificato ulteriormente  – da fenomeni paralleli che fanno “buzz” intorno al Festival. Uno su tutti? Il Fantasanremo, che spicca tra i tanti pretendenti perché si tratta di un’iniziativa nata dal basso, essenzialmente giocosa e leggera, che incentiva la partecipazione in squadre. 

Dal Fantasanremo alle classifiche

Anno dopo anno, forte dei nuovi pubblici, il Fantasanremo è diventato riconoscibile come fenomeno a sé e ha segnato anche tanti record. Anche in questo caso, tutto si mescola e il fuori e dentro al Festival non contano più: ogni cantante in gara attira bonus o malus a seconda dei propri comportamenti e performance durante l’esibizione, ma ne succedono di ogni anche fuori dal format specificamente televisivo, con appelli e siparietti che rimbalzano tra i social e le svariate iniziative in città. 

E se il Fantasanremo non è che una classifica basata sul punteggio di una gara speciale, ci sono poi le classifiche vere, quelle tenute d’occhio dalle case discografiche. Non è difficile immaginare, scorrendo la lista dei partecipanti del Festival 2024, la precisa intenzione di inglobare i nuovi target di pubblico, le tendenze più in voga, artisticamente, musicalmente, persino tematicamente, e così le nuove tematiche sociali che circolano nell’opinione pubblica e sui media. Succede anche e soprattutto grazie alla partecipazione di cantanti giovani e che piacciono ai più giovani. Un fenomeno passeggero? Tutt’altro: sono sempre i giovani cantanti a dominare le classifiche anche ben oltre il periodo festivaliero. Segno che il grande Moloch ha centrato l’obiettivo. 

Come gira la musica giovane

Ebbene sì: Sanremo, totalmente svecchiato – o quasi! – è un appuntamento decisivo per il mercato discografico. E, come abbiamo visto, a questo aspetto hanno contribuito anche le nuove strategie di comunicazione e lo storytelling. A confermarcelo sono i dati della Fimi, la Federazione dell’industria musicale, secondo cui l’effetto streaming che deriva dalla nuova narrazione del Festival e dal suo nuovo pubblico giovane è un fenomeno di vivo interesse per le case discografiche. Come ben sottolinea Ansa, il ricambio generazionale è evidente: “tra il 2019 e il 2023 la media dell’età degli artisti in top ten è infatti scesa del 18%, passando da una media di oltre 36 anni a una di 29.9 nel 2023”. 

Che cosa dicono le classifiche? La stessa cosa: “per tre anni consecutivi sono stati presenti gli artisti che hanno conquistato il primo posto per l’album più venduto nella classifica annuale – Rkomi (Taxi Driver, 2021), Lazza (Sirio, 2022) e Geolier (Il coraggio dei bambini, 2023)”. Che cosa aspettarci dunque dal 2024? Considerato il cast, ricchissimo e variopinto, la tendenza non si discosterà dagli anni precedenti: si va verso il mercato e le sue preferenze di ascolto. A confermarci che Sanremo è mutato pur rimanendo sempre al centro della dieta mediatica italiana (e pensare che tutto nacque nel 1951 senza nemmeno la tv!) sono gli ascolti in streaming: i dati ci raccontano che i brani in gara al Festival 2023 hanno superato per la prima volta il miliardo di riproduzioni, in netto rialzo dal 2020 in poi. Cosa ci dobbiamo aspettare da questo 2024?

Sistemiamo le casse e prepariamo i click quindi: ne stiamo per ascoltare delle belle! Se la dinamica di successo delle strategie sanremesi ti ha fatto pensare alla tua attività e a come provare azioni simili intrecciando storytelling, canali digitali e creatività, tra una canzone e l’altra non dimenticare di dare un’occhiata ai nostri servizi e, se ti va, di contattarci per una prima chiacchierata alla scoperta delle mosse giuste per scalare la classifica! 

La forza di raccontare: la campagna crowdfunding per dire no alla violenza di genere

Hai mai pensato da vicino a cosa significa violenza di genere?

Ci sono alcuni termini che riempiono il mondo mediatico nel quale siamo immersi, quasi fino a polverizzarsi, perdere significato. Per questo abbiamo deciso di rallentare il passo, guardarci intorno, esplorare alcune storie e toccare con mano realtà dolorose: per far crescere la nostra consapevolezza, e darle voce attraverso ciò che ci riesce meglio, raccontare storie in video. 

Abbiamo scelto di farlo partendo dalle storie di Eleonora, Nala, Mara, Radhia. 4 nomi di donne che potrebbero essere tue amiche, parenti, vicine di casa, conoscenti. 4 storie che vogliamo raccontarti attraverso un progetto che ci vedrà parte attiva insieme a Casa Benefica

Quando parliamo di violenza di genere parliamo di violenza fisica, certo, ma anche psicologica, che si manifesta con atti persecutori come stalking, arrivando allo stupro e al femminicidio in molti tragici casi. È un fenomeno che tocca tante donne, e che rappresenta un enorme problema di violazione dei diritti umani con effetti negativi a breve e a lungo termine sulla salute delle vittime. 

Isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di sé e dei propri figli sono solo alcune delle conseguenze che schiacciano le vittime e possono ricadere sul benessere dell’intera comunità.

Ecco perché diciamo no al silenzio!

Siamo pronti a parlare attraverso le testimonianze: storie vere di donne che hanno trovato il coraggio di denunciare. Storie che, come speriamo, potranno diventare la leva di un cambiamento sociale restituendo forza a chi è vittima e consapevolezza a tutti noi. 

Erano anni che continuavo a pensare come scappare, ma alla fine è successo tutto senza alcun preavviso, avevo toccato il fondo. Sono andata via senza un lavoro, senza un posto dove stare, senza soldi, ma ora sono qui. Dopo un anno sono riuscita finalmente a stare bene, ho conosciuto molte persone, tantissime, tutte con storie diverse da raccontare e molte di queste sono altre donne vittime di violenza. Molte di loro, nonostante gli abusi subiti, avevano voglia di ricominciare, di ricostruirsi una vita, di scegliere da sole il loro futuro. Questo significa essere una donna vittima di violenza, una donna che dice basta agli abusi e che si rimette in gioco.

Il nostro progetto, in collaborazione con Fuoricampo Film, procederà in due fasi. Raccoglieremo quattro testimonianze di donne vittime di violenza che, grazie all’aiuto di centri antiviolenza e associazioni del settore, sono riuscite a reintegrarsi nella società. Questi video andranno a comporre un documentario che sarà distribuito e parteciperà a festival ed eventi dedicati. Ma non ci fermeremo! Il cinema Ambrosio di Torino ospiterà infatti un evento dedicato agli studenti delle classi quarte e quinte della Scuola secondaria di II grado in cui le interviste saranno proiettate e sarà possibile dibattere sull’argomento con le donne coinvolte e con professionisti del settore.

Unisciti a noi per dire no al silenzio e aiutaci a raccontare le storie di Eleonora, Nala, Mara e Radhia!

 

Musica e accessibilita’: Il piacere di ascoltare un concerto

Sara indossa il maglione che ha scelto da giorni per la serata. Sente la lana soffice sulla pelle: vestita così si sentirà a suo agio. E poi il maglione è verde, e verde è il colore di tutto ciò che per lei significa poesia: la primavera, una parola che le fa vibrare un’emozione dentro, una foglia nuova, fresca al tatto, i mondi dentro gli sguardi degli amici con cui si incontrerà tra poco, sotto casa. 

Non sta più nella pelle: aspetta questa serata da settimane e sa che ne vorrà registrare ogni attimo. È così raro per lei potersi immergere per davvero in un’esperienza insieme agli altri, poter raccogliere impressioni di cui parlare e discutere, vivere e condividere un evento con chi le sta intorno, e conservarne le sensazioni in un ricordo di felicità. 

Vede lo schermo del cellulare illuminarsi: “Siamo qua sotto”, legge. Veloce infila le ultime cose in borsa, chiude la zip della giacca e si precipita lungo le scale. Non vede l’ora di gustarsi ogni sapore di questa serata, di riabbracciare chi non vede da un po’ e sentirsi trasportare altrove da luci, volti, stimoli. 

E sì, inutile negarlo: Sara scalpita da settimane per entrare al Teatro Juvarra e ascoltare un po’ di buona musica! 

Sara è una ragazza non udente e quello a cui sta per partecipare è Sunset in a cup, il concerto accessibile in programma il 3 marzo 2023, Giornata Mondiale dell’Udito, al Teatro Juvarra di Torino. Protagonisti saranno la cantautrice Cecilia, e la musica in ogni sua forma. 

Hai letto bene: un concerto per tutti, udenti e non. Com’è possibile? Grazie agli altri sensi! Vista e tatto possono intercettare vibrazioni sonore impercettibili agli udenti, regalando così il piacere di un’esperienza di ascolto e condivisione. Bastano poche attenzioni e un concerto può trasformarsi in un’occasione di festa, gioia e in un’esperienza piacevole per tutti.

Perché la musica unisce, e perché essere non udente non significa non poter godere della buona musica: come ci spiegheremmo, altrimenti, la storia di Beethoven?!

Sunset in a cup è il progetto musicale della cantautrice Cecilia in cui le liriche della poetessa americana Emily Dickinson diventano testi di canzoni pop per arpa, voce, rhodes ed elettronica. Al centro della serata ci sarà la parola poetica di Emily Dickinson che, senza uscire di casa per oltre vent’anni, ha descritto un immaginario sconfinato e profondo fatto di fiori, sentimenti ingombranti, insetti, dialoghi col divino e cose piccole osservate così da vicino da farle diventare enormi. 

Come renderemo accessibile la serata? Amplificheremo il suono con palloncini che, tenuti in mano, agevoleranno la percezione delle intensità e dei ritmi delle vibrazioni, ma anche con un LIS performer, che interpreterà artisticamente i brani dal palco dando forma visiva alla musica, con la proiezione di testi e contenuti visivi in lingua dei segni e strutture vibranti sperimentali che materializzeranno i brani a favore di tutto il pubblico.

Il progetto è realizzato in partnership con l’Ente Nazionale Sordi sezione di Torino, ed è realizzato in crowdfunding su Eppela, grazie al contributo di MSD Salute e Banco Azzoaglio.

> Programma della serata

Promuovere eventi con i video? Ecco come

Eventi imperdibili, irrinunciabili, eventi costosi per l’organizzatore e sul cui ritorno di immagine si scommettono interi piani di comunicazione. Vista l’efficacia del video marketing, l’idea di coprire con immagini filmate un evento decisivo per un’attività o un’azienda potrebbe risultare una strategia davvero vincente. Ma come fare? Da cosa prendere spunto e come realizzare video efficaci?

Perché usare un video per promuovere un evento?

Ne parlavamo a proposito di video strategy: al potenziale creativo del linguaggio video si mescolano i fattori in gioco nella comunicazione e nel marketing. A ciascuno, in base ai propri obiettivi, il compito di capire quali video risultano rilevanti a seconda degli step programmati nella strategia integrata di comunicazione. 

I filmati, lo sappiamo bene, sono contenuti ad alto potenziale informativo e sono seguiti da larghe fasce di pubblico perché sono capaci di coinvolgere e solleticare l’emotività dello spettatore. Un veicolo di promozione utilissimo, se usato nel modo corretto, anche nell’ambito di eventi di ogni tipo, dal concerto, alla fiera, al meeting di settore

In ogni caso si tratterà di promuovere l’evento invitando a partecipare e diffondendo il messaggio tra il pubblico, magari allargato e nuovo. Come agganciare questi nuovi clienti, o meglio spettatori?

Idee per creare video durante gli eventi

Nella società dell’immagine, il video è un veicolo privilegiato per segnare un territorio e farsi notare. Il primo step è dunque intuitivo e immediato: presentarsi. Lo si può fare con un apposito video promozionale, magari valorizzando al contempo la location e raccontando, sullo sfondo, il lavoro di organizzazione che sta dietro all’evento. C’è una parola che ricorre spesso parlando di video strategy per eventi: coinvolgimento. È quello che gli inglesi definiscono engagement, ovvero l’interesse attivo delle persone nell’attività proposta. Ecco un’altra idea utile per la promozione di un evento: solleticare la partecipazione del pubblico attraverso un contest, naturalmente video. Lo sforzo è limitato: basterà fornire un argomento, una lunghezza, e offrire un premio. La visibilità ottenuta sarà molto alta, insieme a un incremento del coinvolgimento attivo del pubblico.

L’efficacia dell’interazione

Non solo documentare un evento è un ottimo veicolo di promozione, ma anche cercare di orientare i contenuti dei video all’evento e all’attività specifica potrebbe avere degli interessanti ritorni. Perché non pensare, per ospiti importanti, a webinar, cioè interventi video di personaggi noti dove è disponibile l’interazione con il pubblico per domande o interviste? Si tratta di momenti di interazione aperta, dove è possibile discutere dell’evento stesso: una sorta di comunicazione sulla comunicazione che, in linea teorica, aiuterà se ben condotta ad aumentare il valore dell’evento stesso. 

Non bisogna dimenticare il pubblico, la cui presenza e interazione sarà fondamentale anche a evento concluso. Perché non progettare un video di chiusura e ringraziamento ai partecipanti? Un grande montaggio per unire il “best of” dell’evento e mostrare così una galleria del lavoro fatto, con tutti i momenti di prestigio, di rilevanza e perché no di leggerezza e divertimento. Infine, i social, canali irrinunciabili sia per la diffusione del video, nell’ambito della più complessa strategia integrata legata alla comunicazione dell’evento, ma anche per sondare pareri e interessi da parte del pubblico. Commenti, like e reazioni sono infatti un veicolo prezioso per ottenere feedback veritieri sull’efficacia del vostro lavoro video.


Video efficaci, di qualità, confezionati con attenzione ai dettagli e inseriti in progettualità integrate e definite. Tutto questo sembra impossibile? Rivolgiti a RECTV: troveremo insieme la soluzione più adeguata alle tue esigenze e ti affiancheremo durante l’intera progettazione e realizzazione della tua video strategy!

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Gestisci i tempi e ottimizza le idee per i video dei tuoi eventi

Giornate affollate, agende piene di appuntamenti e stanchezza da recuperare. Il tempo, quando si lavora in campo creativo, sembra non bastare mai. E chi ha a che fare con le riprese video durante gli eventi lo sa bene: vortici di impegni con lancette impazzite e cellulari che non smettono di inviarci notifiche: questi momenti di vetrina per le aziende sono spesso frullatori di stress durante i quali veniamo sopraffatti e perdiamo la bussola che ci condurrebbe alle corrette strategie per un buon video marketing. Vediamo insieme come tenere la barra a dritta!

Questione di organizzazione: parola chiave pianificazione!

Lo abbiamo già detto nel secondo articolo, per incanalare al meglio la creatività, una pianificazione basata sugli obiettivi e i target di riferimento è imprescindibile. Tante idee, ma poca organizzazione? Non è la scelta migliore. Mai come per la costruzione di una strategia video legata agli eventi c’è infatti bisogno di ottimizzare i tempi per potenziare così la creatività e le idee. 

Gli eventi sono uno diverso dall’altro e tutti, virtualmente, adatti rientrare in una strategia video. A cambiare saranno invece, di volta in volta, le esigenze: ecco perché diventa fondamentale conoscerle e averle chiare già molto prima dell’evento. Nel piano di comunicazione dell’attività legata all’evento ci potranno essere video di preparazione, video call to action per invitare all’evento, ma anche video durante l’evento. Saranno questi i materiali che, una volta finito tutto, riempiranno il serbatoio dell’azienda per nuove strategie di comunicazione. Stabilito l’obiettivo, sarà possibile capire e decidere quale tipologia di video progettare. Ma non solo: sarà molto utile infatti pianificare anche un calendario delle lavorazioni. Spesso infatti non si tratta solo di riprendere momenti salienti dell’evento, quanto di accompagnare attraverso il video la sua promozione e sponsorizzazione, prima e dopo lo svolgimento. Le riprese dovranno in questo caso iniziare ben prima, mentre l’attività di diffusione proseguirà, il tutto secondo un piano di comunicazione confezionato su misura.

Raccontare l’evento: prima, durante e dopo

Coprire un evento con strategie video ha sempre a che fare con la definizione degli obiettivi. Ogni evento può infatti essere documentato con il video, ma ogni volta, lo abbiamo visto, cambieranno le esigenze, portando così dalla semplice e lineare documentazione di ciò che accade, senza tagli né montaggio, a creazioni definite e costruite ad hoc, con effetti altrettanto precisi che contribuiranno a confezionare un messaggio preciso, con il suo valore emozionale o promozionale. 

Un evento si presterà a essere raccontato attraverso un vero e proprio reportage per esempio, un documentario breve in cui si evidenzino aspetti che vanno dall’organizzazione, ai contenuti, alle ricadute sul territorio. Allo stesso modo, un sapiente mix di tecnica narrativa, montaggio e creatività potranno essere la base per un video di taglio emozionale che riassuma l’evento in una promo. Sarà proprio questo spot a tornare utile per lanciare, ad esempio, l’edizione futura, circolando sui social e sui canali digitali dell’attività. Avere chiaro un calendario legato alla promozione video dell’evento sarà la strategia decisiva non solo per organizzare e ottimizzare al meglio il lavoro, ma anche per capire come agire e quali strategie video attivare, quali linguaggi usare e come confezionare in prodotto che di volta in volta soddisfi le esigenze di tutti risultando il più efficace e il più piacevole possibile.


Mostre, fiere, eventi sportivi, musica live: ogni evento è unico e diverso, e per raccontarlo al meglio attraverso il video dovranno essere chiariti e definiti i tanti aspetti che lo riguardano. Per una consulenza personalizzata sul tuo evento puoi contattare RECTV, ti aiuteremo a visualizzare obiettivi e pianificheremo per te la soluzione video ottimale.

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Tanti eventi, tanti video: la creatività non ha limiti

«Senza creatività si avranno difficoltà di adattamento, non si affronteranno i problemi, si resterà sulle proprie posizioni. La mancanza di creatività diventa quindi un problema della collettività, poiché una società di uomini creativi è anche una società di uomini liberi, e viceversa» scrive Stefano Bartezzaghi in Il falò delle novità. Creatività: ecco quel che serve per districarsi al meglio nel mondo dei video. Qualsiasi evento e occasione vi si presenti, sarà proprio la creatività a decretare l’efficacia e il successo della vostra idea per un video originale. Esploriamola insieme!

Creatività e comunicazione : come distinguersi

Lo sappiamo: nell’odierno mondo affollato della comunicazione, una delle chiavi del successo è distinguersi, farsi notare, e ottenere così visibilità. Tecniche di comunicazione o creatività? Qual è il segreto alla base del successo di un buon video? Forse un’accorta miscela di entrambe: creativi non ci si improvvisa senza un attento studio delle tecniche di comunicazione, ma è pur sempre vero che per emergere e trovare l’idea giusta non basta essere esperti, serve una soluzione in più, quella creativa: l’idea che gli altri non hanno (ancora) avuto! Fantasia, creatività, ma anche tecnica e abilità: tutti questi concetti si mescolano nelle riflessioni di grandi personaggi che nel tempo hanno cercato di definire la creatività. Uno su tutti Bruno Munari, che aveva ben chiara la differenza e il legame tra pensiero creativo e tecniche per farlo emergere. Annamaria Testa, passando alla contemporaneità, fornisce qualche spunto e idea sul concetto di creatività, anche lei cercando di fornire limiti e regole al flusso libero della creatività, guarda il video qui sotto se vuoi saperne di più.

Dall’evento al video: uno studio di comunicazione

Ma perché riflettere tanto sulla creatività quando siamo dentro un evento, e vogliamo fermarlo e raccontarlo attraverso il video? Non basta riprodurre quel che abbiamo intorno, che invece va reso attraente e fatto rivivere attraverso la narrazione visiva.  Per qualsiasi attività gli eventi sono un momento spesso decisivo, nonché un investimento notevole di risorse: attraverso il video sarà possibile fissare quei momenti, conferire loro la forma migliore e in qualche modo estenderne il riverbero anche nel periodo successivo. Attenzione dunque alle tecniche: il linguaggio, la narrazione, il montaggio ecc. Al centro della strategia video, molto prima della creatività fine a se stessa, dovrà esserci un studio rispetto a ciò che si vuole comunicare e al target di riferimento, fattori in base ai quali il racconto andrà strutturato e confezionato ad hoc per ottenere la massima efficacia.

Video per eventi: da dove parto?

Non c’è niente di banale nel raccontare un evento attraverso un video. Di volta in volta varieranno il tipo di evento e la necessità dell’attività stessa rispetto alle riprese che dovrete seguire, ma varieranno anche le scelte di linguaggio e di narrazione alle quali attenersi per non sprecare prezioso materiale registrato. Tutto questo comporterà la presenza di molte ore di “girato” rispetto a quanto verrà poi davvero utilizzato, ma non sarà un problema se avrete imparato a tradurre le vostre idee creative in qualcosa di strutturato, costruendo obiettivi, scalette, definendo luoghi, tempi e modalità. 

Si parte insomma da un piano definito, come in ogni progetto che si rispetti. Solo progettando sarà possibile evitare il più possibile gli sprechi di tempo e risorse a favore invece dell’investimento in obiettivi prefissati e definiti per i quali mettere in campo le capacità creative, magari anche divertendosi. Con questa base solida, tutto il resto potrà diventare un vero piacere creativo, permettendovi di sperimentare tecniche e tecnologie, sistemi di ripresa e diffusione, e aprendo nuove possibilità al vostro dialogo con i clienti e alla visibilità della vostra attività, che è poi la vera chiave del successo del video marketing.

Quando, come, dove: gli eventi per i video

Dopo tanta pianificazione e tanta creatività, veniamo a qualche consiglio pratico. Ci hai mai pensato? Gli eventi spesso iniziano ben prima degli eventi stessi, con inviti o interviste ai protagonisti che hanno l’intento di convogliare il pubblico e farlo partecipare. Saranno questi contenuti video a girare sui social per intercettare nuovi interessati e richiamare l’attenzione all’evento. Allo stesso modo, potresti far parlare i partecipanti o mostrare la location, promuovendo così anche il territorio che ospiterà l’evento. 

Preparazione dell’evento e scene di backstage incontrano sempre l’attenzione del pubblico e creano un ottimo engagement, obiettivo che potrai raggiungere anche immaginando delle dirette streaming per arrivare a chi non sarà direttamente in loco. Il tutto, senza dimenticare la promozione sui media, ai quali farà piacere ricevere contenuti video che raccontino con brevità e qualità l’evento. Tecnologie a disposizione e canali web potrebbero favorire la qualità e la circolazione dei tuoi video che, una volta chiuso l’evento, costruiranno una preziosa banca dati per la tua attività e materiale utile per rilanciare la prossima edizione e per tornare su ciò che è stato fatto, magari profilando il pubblico e ottenendo degli utili ritorni di marketing.


Ti senti perso in questo mare di idee e creatività per i tuoi video di eventi? Ci pensa RECTV: contattaci per una prima consulenza gratuita, costruiremo insieme la tua video strategy perfetta per eventi impeccabili!

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Ai Musei Reali di Torino con i video

Dopo un lungo e, per molti, estenuante periodo di chiusura, sono tornati ad aprire in tutto il loro splendore anche i Musei. Parliamo in particolare di un polo museale di grande importanza, i Musei Reali di Torino che, per l’occasione, hanno inaugurato nuove modalità di visita e hanno lanciato, proprio con un video, un cortometraggio musicale, èreale, il nuovo palinsesto di contenuti video disponibile sul sito dei Musei Reali

Un’esperienza museale in video, tutta da scoprire 

È stato un bel modo per festeggiare il 2 giugno: è proprio in occasione della Festa della Repubblica che i Musei Reali di Torino hanno riaperto e riaccolto i visitatori, nel segno della sicurezza e con l’emozione di un nuovo inizio. Il Polo è visitabile con un itinerario studiato per tutelare i visitatori, senza pregiudicare un’offerta culturale di qualità, estesa e inclusiva al contempo.

Oltre a qualche novità come il concreto restauro “a vista” dell’altare della Cappella della Sindone da seguire passo dopo passo osservando alla finestra il lavoro dei restauratori, i Musei si aprono al virtuale con un’offerta digitale pronta a tagliare nuovi traguardi. Èreale è la nuova piattaforma per la fruizione di contenuti video prodotti dai Musei Reali, progettata dallo studio MYBOSSWAS: un inedito palinsesto lanciato da un videoclip autoriale che coinvolge il pubblico, accompagnato da brevi documentari tematici, nuovi restauri e mostre virtuali che permetteranno di conoscere opere e luoghi meno noti dei Musei Reali.

«Nei due mesi più severi del confinamento il centro della città era deserto, ma i musei non sono mai stati soli – ha confermato la Direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella – Come molti, anche i musei hanno sperimentato su una scala mai vista prima il lavoro agile, scoprendo opportunità insospettate, potenziando gli strumenti digitali e costruendo, paradossalmente, nella distanza, una nuova solidarietà, tra noi e con il pubblico. Più che mai siamo persuasi del ruolo che i musei possono svolgere nei confronti della comunità, come luogo di conoscenza e di benessere, e anche come memoria e simbolo di grandezze, di bellezze, di sfide che possono ispirarci in questo momento di crisi e di incertezza».

Un’esperienza di visita inedita con contenuti video originali

È reale è una piattaforma online che amplia l’esperienza di visita per intraprendere un viaggio virtuale attraverso contenuti video originali. Approfondimenti tematici accompagneranno i visitatori, da casa, tra stanze finemente decorate, preziosi arazzi, antiche armature e reperti millenari, alla scoperta di tesori poco conosciuti e opere d’arte inedite, svelando i retroscena dei restauri, degli allestimenti museali e della cura del patrimonio.

Il video di lancio intitolato Nasce: è Reale. Il canale dei Musei Reali di Torino è un breve musical realizzato nel vuoto e nel silenzio delle sale. Scritto e creato dal regista e compositore Giorgio Ferrero con il direttore della fotografia e produttore Federico Biasin, autori del pluripremiato film musicale Beautiful Things prodotto dalla Biennale di Venezia e presentato nei principali festival internazionali con distribuzione in oltre 20 Paesi. È un esclusivo cortometraggio musicale cinematografico di tre minuti, in cui danzatori, acrobati, schermitrici e cantanti liriche vivono la magia di un viaggio all’interno dei musei, un sogno che prende vita durante la quarantena. I performer non possono toccarsi, ma il dialogo dei corpi e l’empatia tra le persone distanti è in grado di convergere in un unico inno alla bellezza e al calore umano.

 

I Musei Reali visitati con lo smartphone

Navigando sulla piattaforma èreale con dispositivi mobili, computer o visori VR, il pubblico potrà fruire gratuitamente anche di visite tematiche in realtà virtuale, per conoscere e approfondire ambienti e collezioni. Il palinsesto, che si arricchirà nel corso dei prossimi mesi di ulteriori contenuti speciali, presenta anche la playlist Closed In. I Musei visti da dentro, progetto digitale realizzato dallo staff dei Musei Reali durante il lockdown: opere e ambienti sono narrati da curatori, tecnici e operatori, in presa diretta e in modo informale, per vivere il museo attraverso gli occhi di chi ogni giorno ne custodisce il patrimonio.

È inoltre disponibile, e molto utile a orientarsi tra la nuova segnaletica approntata per la sicurezza, anche la app MRT, integrata con una nuova mappa di orientamento in italiano e in inglese. L’applicazione, è scaricabile gratuitamente su Apple Store e Google Play, ed è lo strumento privilegiato per approfondire il percorso museale. Sfiorando il proprio smartphone si potranno ottenere tutte le informazioni necessarie come orari, tariffe, contatti e accessibilità, ma soprattutto esplorare le collezioni e ascoltare l’audioguida con 35 tracce in italiano, delle quali è sempre disponibile anche un’anteprima gratuita.


Le possibilità del mondo digitale abbinato al video sono davvero tante, hai visto? Se anche tu vuoi sperimentare nuovi linguaggi e coinvolgere nuovo pubblico, contattaci! RECTV è pronta a rispondere a ogni tuo dubbio per costruire insieme la videostrategy perfetta per te!
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Il Salone del libro di Torino in video: gli appuntamenti di luglio con SalToNotte

Lo sappiamo, la situazione più unica che rara che ha caratterizzato la primavera del 2020 ha messo i freni a moltissime iniziative collettive tra cui rassegne, festival, incontri. Tra le più importanti manifestazioni di maggio rimandate a nuova data c’è stato anche il Salone del libro di Torino, l’attesa kermesse editoriale che, però, ha trovato nei video in streaming una formula speciale per non far mancare la propria presenza e le proprie molteplici voci e storie al pubblico di affezionati.

SalTo Extra: il successo video dell’edizione 2020

Il Salone del libro si è così trasformato in SalTo Extra. Un’edizione extra: “extra-ordinaria”, come la congiuntura che abbiamo attraversato; ma “extra” anche perché si è aggiunta, senza sostituirla, alla XXXIII edizione. Un’edizione dedicata alle vittime del Covid-19 e al personale medico impegnato in prima linea, nata dalla voglia di reagire, di proporre e non solo rimandare, di pensare – insieme – a un’alternativa.

L’adesione di autori, editori, librerie è stata straordinaria. Gli utenti raggiunti su Facebook sono stati 2.004.459, mentre le impression (il numero dei passaggi dei contenuti video sugli schermi degli utenti) su YouTube sono state 2.909.154. Praticamente un pubblico di quasi 5 milioni che su Facebook e YouTube ha realizzato circa 1.216.642 di visualizzazioni dei contenuti proposti in questa edizione straordinaria. Su Facebook (tra condivisioni, reazioni e commenti) i fan del Salone hanno totalizzato 63.715 interazioni; su Twitter i contenuti sono stati visualizzati 1,2 milioni di volte tra l’annuncio e la fine della manifestazione; su Instagram, tra like, visualizzazioni e commenti, sono state coinvolte persone per un totale di 52.847. I minuti totali di visualizzazione sono stati 64.485 ovvero 2.686 giorni, che tradotti in anni fanno 7 anni e 3 mesi trascorsi con il Salone Extra!

SalTo Notte: l’estate del Salone in streaming nei luoghi della cultura

Dopo il successo di maggio, il Salone ritorna anche in estate con una rassegna inedita che, anche questa volta, sfrutterà la tecnologia e in particolare il video streaming. L’appuntamento si chiama SalTo Notte: l’estate del Salone nei luoghi della cultura, andrà in onda ogni martedì alle 22.30 su salonelibro.it, sul canale YouTube e sulla pagina Facebook del Salone fino al 28 luglio. I video degli incontri rimarranno inoltre disponibili sul sito e sul canale YouTube anche dopo la messa in onda.

Gli incontri di tutte le puntate sono commentati con Francesco Pacifico e ospiti di volta in volta diversi. SalTo Notte è un format sperimentale che dà voce a editori, autori italiani e stranieri, e vive a tarda serata in alcuni spazi simbolici della cultura italiana che, tra fatica e incertezza, stanno ripartendo. Insomma, un viaggio in Italia, con tappe a Torino, Napoli, Roma e Milano, guidato dal filo rosso della letteratura e della cultura, «in un momento storico in cui nel mondo sta tornando la possibilità di movimento – dicono dallo staff – ma non è chiara la direzione da prendere».

SalTo Notte vuole essere anche una finestra aperta sulla «macchina» del Salone, il dietro le quinte della squadra che lavora tutto l’anno e che vuole mantenere saldi i contatti con la Comunità di lettori e pubblico, in attesa di darsi di nuovo appuntamento dal vivo.
Ogni puntata sarà un susseguirsi di incontri, animati da voci del mondo della cultura, della letteratura, della musica, delle arti, dell’editoria che si incroceranno per approfondire, analizzare e commentare il mondo che si è trasformato intorno a noi. Interviste esclusive; nuove uscite editoriali; gli autori e i temi che attraversano le nostre giornate e le nostre notti; un focus dedicato alla narrativa per ragazzi. E per finire, un momento di poesia e una canzone d’autore, che sarà reinterpretata e suonata dal vivo per accompagnare gli ascoltatori verso la notte.

Dopo il 23 e il 30 giugno, la rassegna proseguirà il 7 luglio a Roma, al Teatro India; il 14 luglio a Milano, alle Gallerie d’Italia – Piazza Scala di Intesa Sanpaolo; il 21 luglio di nuovo a Roma, alla Libreria Tuba; per finire dove si è partiti, a Torino, il 28 luglio alla Biblioteca civica Villa Amoretti. Tra gli ospiti confermati Javier Cercas con Giancarlo De Cataldo, Bret Easton Ellis, Esther Safran Foer, Thomas Piketty, Igiaba Scego, Nino D’Angelo, The Jackal, Pop X, Gipi.

 


 

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